Cos’è il Softair?

Il softair o soft air o tiro tattico sportivo è un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari.

Il softair si distingue dalle altre attività basate sulla simulazione militare per l’utilizzo delle Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa, ASG) da cui appunto prende il nome. È caratterizzato da una grande varietà di giochi diversi che spaziano da un approccio meramente ludico ad un approccio di tipo sportivo, da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo, comprendendo varie sfumature all’interno di questi quattro estremi. A volte può venire utilizzato anche nell’ambito del team building, del problem solving e della formazione aziendale solo in ambienti protetti ed esclusivi[1].

Il nome deriva dall’inglese, sebbene in inglese il gioco sia chiamato airsoft o air soft.

Il softair è nato in Giappone negli anni ’80 , in seguito all’invenzione delle ASG a scopo collezionistico , brevettate e prodotte lì per la prima volta , infatti lì la detenzione di armi da fuoco è vietata dalla fine della seconda guerra mondiale e per lo stesso motivo sono più di tre generazioni che in tale Paese non esiste un esercito formalmente detto.

Indice

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Le armi [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Airsoft gun.

Replica di M15A4

Schema di funzionamento di un’ASG.

Le Air Soft Gun (letteralmente dall’inglese “Arma ad Aria Compressa”) sono repliche più o meno fedeli di arma da fuoco che proiettano pallini sferici a distanze variabili. Possono essere:

  • A green gas o CO2, cioè in cui il pallino è sparato dalla rapida decompressione del gas
  • Elettriche, cioè dove il pallino è sparato da un motore alimentato da un’apposita batteria di voltaggio variabile tra i 7,2 e gli 11,1 V di diversi tipi: si possono trovare batterie di tipo NiCd (obsolete), NiMH (le più comuni), LiFe (le più recenti) e LiPo (le più usate dai giocatori professionisti), le quali offrono diverse prestazioni, difetti e vantaggi.
  • A molla, cioè dove è una molla a sparare il pallino. In questo modo si sviluppa generalmente una velocità di sparo maggiore, ma questo sistema è utilizzabile solo con le armi bolt action

I pallini, della dimensione di 6 mm di diametro (con una tolleranza di 0,05 mm), possono essere composti:

  • da materiali plastici;
  • da materiali inerti (ceramica) o biocompatibili;
  • da materiali biodegradabili;
  • da acciaio oppure piombo (il loro uso però ne è severamente vietato in qualsiasi contesto di gioco)
  • da due o più componenti sopra elencati (es. nucleo in ceramica rivestito in PET)

Esistono in commercio ASG (solitamente di vecchia data) che invece dei classici pallini (BB) da 6 mm utilizzano pallini da 8 mm, le quali però non possono essere utilizzate in nessun contesto di gioco in quanto la loro potenza è molto maggiore di quella legale)

Il peso dei tre tipi di pallini più utilizzati varia tra 0,20 g e 0,30 g; esistono anche pallini con grammatura inferiore, quali 0,12 g e 0,15 g e grammature superiori, 0,32 g, 0,35 g, 0,40 g, 0,64 g e 1,04 g, anche se difficilmente vengono usati in quanto i primi troppo soggetti a deviazione del vento e i secondi in quanto si perderebbero alcuni metri di gittata utile.

La compressione del gas necessario per proiettare il pallino può derivare dalla compressione, manuale o motorizzata, di un cilindro a molla oppure da serbatoi di gas precompressi. Nel caso di A.S.G. motorizzate si può incorrere anche nella denominazione Air Electric Gun (A.E.G.).

Pallini per A.S.G. da 6 mm, 0,20 g.

Normativamente, le A.S.G. che imprimono una energia al pallino non superiore ad 0,99 joule sono da considerarsi oggetti qualsiasi, esclusi dal novero delle armi o degli strumenti[2].

Durante il trasporto delle ASG è comunque utile osservare alcune regole atte a prevenire la possibilità che le stesse siano erroneamente identificate come le controparti reali:

  • trasportare l’A.S.G. con l’apposito tappo rosso (consigliato, non necessario come stabilito da molte sentenze legali);
  • trasportare l’A.S.G. nella confezione originale o in apposito contenitore.

È inoltre buona norma per il trasporto:

  • scollegare i serbatoi (caricatori) di pallini e eliminare eventuali pallini “in canna”;
  • scollegare, ove presente, la batteria di alimentazione del motore;
  • scollegare, ove presente, il serbatoio dei gas compressi;
  • rilasciare, ove presente e possibile, la molla in posizione di riposo.

Le A.S.G. non sono soggette a marchiatura CE per “giocattoli per bambini” in quanto esplicitamente escluse perché riproducenti armi da fuoco.

Le A.E.G. non sono soggette a marchiatura CE per “apparati elettrici di limitato voltaggio” in quanto esplicitamente escluse perché operanti in corrente continua e tensione nominale inferiore ai 75 V.

Esistono in commercio delle repliche A.S.G. costruite in plastica semitrasparente, per evitare pericolosi equivoci ed incidenti, obbligatorie in paesi come il Canada[senza fonte].

Il gioco [modifica]

Giocatori in azione.

Le partite possono avere obiettivi diversi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, eccetera) naturalmente “neutralizzando” gli avversari bersagliandoli con le apposite armi giocattolo ed eliminandoli così dal gioco.

Per motivi di sicurezza è assolutamente d’obbligo per chi gioca indossare almeno degli occhiali protettivi, o meglio ancora delle maschere integrali per proteggere tutto il viso (dette “gran facciali”).Il resto del attrezzatura non è obbligatorio. [3] .

Nonostante la pratica preveda l’uso di protezioni adeguate e le armi siano di potenza assai ridotta, si tratta pur sempre di uno sport in ambiente aperto, per cui possono verificarsi occasionalmente incidenti come slogature e graffi. Se non si rispettano le norme di sicurezza basilari (uso di protezioni e della sicura delle armi quando non in gioco, tiro solo da distanza superiore ai 9-10 metri) è possibile anche che vi siano infortuni agli occhi o ai denti, ma si tratta di casi poco frequenti e facilmente evitabili se lo sport è praticato con attenzione e soprattutto con le dovute protezioni, come maschere facciali in neoprene, occhiali con lente doppia, elmetti di vari modelli e nazionalità, protezioni specifiche per le parti del corpo più deboli.

Esistono infinite tipologie di gioco, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori, queste sono le più comuni e apprezzate dai softgunner:

  • Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere:
    1. Attaccanti contro Difensori: viene posta una bandiera obiettivo, la difesa vince se l’attacco non conquista la bandiera entro un tempo limite prefissato
    2. Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo
  • Deathmatch a squadre, in cui vince chi elimina tutta la squadra (senza “rinascita” dei giocatori) o chi elimina più avversari (con “rinascita”)
  • Liberazione di un prigioniero
  • Distruzione della squadra avversaria
  • Tutti contro tutti

Simulazione della seconda guerra mondiale

Possono essere anche organizzati scenari che riproducono azioni reali della storia militare, o immaginarie azioni di forze speciali. Per via della disponibilità di equipaggiamento, che copre soprattutto il periodo 1960-2000, gli scenari rappresentano soprattutto forze occidentali contro generici “terroristi” o forze NATO contro forze del blocco sovietico.

La particolarità di questo gioco è l’essere basato completamente sulla correttezza del singolo giocatore, dato che non esiste alcun modo per provare oggettivamente che l’avversario sia stato colpito o meno: è dovere del giocatore, nel momento in cui avverte l’impatto del pallino avversario, alzare la mano, smettere di sparare e gridare colpitomorto, o preso (autodichiarazione) e quindi abbandonare l’area di gioco, evitando di collaborare e comunicare in alcun modo con i propri compagni ancora impegnati nell’azione.

Chi agisce disonestamente viene ironicamente definito Highlander (dal famoso film basato sulle vicende degli scozzesi immortali) e una volta individuato può essere discriminato ed emarginato dagli altri giocatori; può anche essere espulso dal gioco o, nei casi più gravi, dall’Associazione di appartenenza.

L’autodichiarazione è anche importante al fine di evitare inutili e continue raffiche di pallini ai danni del giocatore stesso.

Attrezzatura [modifica]

Un “biberon” di pallini.

Una batteria per un’ ASG.

Degli occhialini protettivi.

Durante il gioco viene usata un’attrezzatura minima, composta in genere da:

  • una replica di arma da fuoco ad aria compressa (a gas, a molla con caricamento manuale o elettrico) definita ASG (Air Soft Gun) , in grado di sparare pallini da 0.2 g o superiori (più sarà alto il peso del pallino più sarà preciso ma meno lontano andrà) e 6 mm in plastica biodegradabile a non oltre 0,99 joule di energia (limite imposto dalla Legge per le “armi giocattolo”).
  • uno o più caricatori per l’arma, e relativi pallini
  • occhiali di protezione o maschera, per proteggere il viso da eventuali urti e dai pallini
  • una tuta mimetica
  • scarponi da montagna o anfibi
  • un gilet tattico per portare in modo pratico l’equipaggiamento

A questa attrezzatura base, i giocatori più esperti spesso aggiungono attrezzature più avanzate:

  • una seconda replica di differente tipologia (ad esempio, una pistola), con le medesime caratteristiche della prima
  • una mimetizzazione aggiuntiva, come una ghillie, un telo mimetico, un cappello con fronde ecc.
  • una radio ricetrasmittente, in grado di operare su frequenze civili
  • ginocchiere e/o gomitiere
  • un binocolo
  • una bussola
  • un GPS
  • una torcia con gelatina rossa e verde per segnalazioni
  • una torcia da collocare sul fucile (per missioni in carenza o assenza di luce, come le notturne)
  • colpi traccianti per le missioni notturne
  • orologio
  • camel back, una borraccia a vescica della capacità di 2 o 3 litri, posizionato sulla schiena o sullo zaino e dotato di apposita cannuccia.
  • un visore notturno
  • per i cecchini, un’ottica di precisione
  • granate e mine ad aria compressa o sonore, innocue, che fanno rumore o lanciano pallini a breve distanza
  • lanciagranate che spara una rosa di pallini a distanza, da montare sottocanna
  • fumogeni di libera vendita
  • un silenziatore

Occasionalmente sono stati messi in scena anche veicoli, come un carro armato con il tappo rosso[4] e un modello di elicottero[5].

Dato il particolare realismo delle attrezzature, è fondamentale per lo svolgimento pacifico dell’attività che i club comunichino luogo, ora e data dei raduni, alle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza, così da non incorrere in problemi con i residenti nell’area o eventuali persone sul campo di gioco.

Softair in Italia [modifica]

In Italia è presente nei settori sportivi ufficiali di alcuni enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI (es. CSEN, AICS, ASIACSI, ASC – Associazioni Sportive Confindustria, GAS).

Nonostante ciò il softair non è uno sport riconosciuto dal CONI .

Negli anni novanta in Italia si sono creati organismi privati di coordinamento nazionali o regionali come la Federazione Italiana Soft Air (FISA, ora estinta), l’Associazione Sportiva Nazionale War Games (ASNWG [1]) e diversi comitati regionali, che hanno contribuito a diffondere il gioco su tutto il territorio nazionale con la costituzione di numerosi club o associazioni (ad oggi se ne contano più di 600 su tutto il territorio nazionale[senza fonte]).

Ogni anno si svolgono numerosi tornei e campionati in tutta Italia, e alcuni eventi internazionali. Alcuni di questi tornei possono arrivare alle 48 ore consecutive di gioco. I tornei possono prevedere operazioni atte all’acquisizione di obiettivi (tramite ricognizione o azione di combattimento diretto), alla difesa del territorio nei confronti della/delle fazioni opposte, ad operazioni che simulano o riproducono scenari storici o recentissimi.

Le informazioni per lo svolgimento di queste competizioni sono contenute in “opord” o “storyboard”, ovvero ordini di missione, compilati con linguaggio prettamente militare e verosimili. A seconda del tipo di evento, le informazioni possono essere molto scarne (tornei di recon), molto dettagliate (tornei di combat) oppure un insieme delle due cose al fine di rendere ancor più realistico e difficile l’evento organizzato. Negli ultimi anni si è andata perdendo molta della terminologia prettamente militaristica a favore di un linguaggio tecnico più consono allo sport del soft air e sempre più lontano da schemi e termini militari, allo scopo di dare soprattutto all’opinione pubblica un’immagine ludico sportiva molto lontana da quella prettamente militare[senza fonte].

Le squadre (costituite in Associazioni Sportive Dilettantistiche) sono generalmente costituite da dieci-trenta giocatori.

Campi da gioco [modifica]

I campi da gioco possono essere di vario tipo: boschivi, sabbiosi, urbani (ma sempre in aree specifiche.) . È fondamentale ricordare che non è possibile giocare su un terreno se prima non si è fatta richiesta al proprietario per l’autorizzazione alla pratica sportiva. Il proprietario del campo da gioco può essere:

  • un privato
  • ente pubblico

Nel caso del privato, basta una semplice richiesta scritta con la quale autorizzi il club a usufruire dei suoi terreni; deve però essere sempre informata la più vicina stazione dei Carabinieri o dellaPolizia.

Nel caso in cui il terreno appartenesse a un ente pubblico, va fatta richiesta scritta all’ente stesso e va informata la più vicina caserma dei Carabinieri o della Polizia. Quest’ultimo accorgimento di solito viene comunque adottato anche nel caso in cui l’incontro avvenga in una zona privata di cui il club di soft air stesso sia proprietario; le comunicazioni vanno inoltrate all’Ufficio Relazioni con il pubblico della locale Questura, che ha esclusiva competenza in materia di ordine pubblico.

È necessario anche segnalare la zona in cui si svolgeranno i giochi con degli opportuni avvisi che spieghino cosa sta avvenendo, in modo da non allarmare inutilmente eventuali passanti. Ovviamente, se non sicuro in notturna e in diurna, il campo non potrà essere utilizzato.

Critiche [modifica]

In contemporanea con la maggior diffusione di questo sport in Italia, nelle cronache, sono frequenti lamentele[6], abusi[7] e incidenti[8] legati al softair. Alcuni incidenti non sono dovuti direttamente alla pratica del softair ma all’utilizzo improprio delle airsoft gun[9]. Ci sono stati alcuni casi di critiche negative da parte della stampa, relative al fatto che le armi da softair siano occasionalmente usate anche nell’ambito di azioni criminali e di scherzi pericolosi, per via della loro somiglianza con le omologhe reali e della facilità nel reperirle[10].

La normativa [modifica]

I proiettili delle armi di limitata capacità offensiva, secondo il regolamento ministeriale adottato dal Ministero dell’Interno con il decreto n. 362 del 2001[11], non possono superare i 7,5 Joule di energia alla volata, un limite tale da non recare offesa, per quanto sofisticate le caratteristiche balistiche. Tali armi sono esclusivamente destinate al tiro a segno e non possono essere adoperate nel Softair. In Italia le armi softair sono classificate come strumenti e come tali non rientrano nella classificazione di “armi” e nemmeno di “oggetti atti ad offendere”.[12] Secondo il parere della “Commissione Consultiva per il Controllo delle armi” del Ministero dell’Interno, si considerano non idonee ad arrecare offesa alla persona le “armi softair” che non superano 1 Joule di energia all’uscita della canna. Se si supera questo limite le ASG si devono considerare “oggetti atti ad offendere” con tutte le relative conseguenze giuridiche. Analoghe normative esistono ad esempio in Germania, dove è previsto un massimo di 0,8 Joule, mentre in Giappone sono ammessi fino a 0,98 Joule.[senza fonte]

Questo tipo di strumenti , deve riportare il segnale rosso di sicurezza sulla volata. Il segnale – soprattutto per questioni di mimetismo dato che il rosso spicca vistosamente sui colori della vegetazione – può essere sostituito o colorato, purché si utilizzi l’arma esclusivamente nei contesti di gioco e non la si mantenga in vista durante il trasporto. L’eliminazione o la cancellazione in qualunque forma del tappo rosso non costituisce di per sé un illecito, ma costituisce un’aggravante se il giocattolo viene usato per commettere azioni criminali[13].

In Italia e nei Paesi dell’ Unione Europea , le riproduzioni di armi da fuoco reali nonché fucili e pistole a gas compresso , non possono essere considerati giocattoli ai sensi della Direttiva 2009 / 48 / CE del 18 / giugno / 2009 .

In Svizzera , “ le imitazioni di armi soft air sono contemplate dalla legge sulle armi quando «per il loro aspetto possono essere scambiate per armi vere» (art. 4 cpv. 1 lett. g della legge sulle armi). L’articolo 6 dell’ordinanza sulle armi statuisce che sono «confondibili» tutti gli oggetti che «a prima vista, risultano simili ad armi da fuoco vere» oppure, in altre parole, quelli che i profani non riconoscono subito come oggetti aventi funzionalità diverse dalle vere armi da fuoco.”[14]

Venerdì 1 luglio 2011 sono entrate in vigore le novità normative, riguardanti specificamente il softair, previste dal D.Lgs. 204/2010.

  • Tutte le riproduzioni giocattolo delle armi dovranno avere obbligatoriamente i primi 3cm della canna esterna colorate in colore rosso.
  • le riproduzioni non potranno essere vendute/acquistate da soggetti minori di 14 anni.
  • le riproduzioni potranno sparare soltanto pallini dal colore “vivo”, quindi i BB di colore bianco potranno essere utilizzati. Sono proibiti i BB neri, verdi, marroni.
  • Ogni giocatore di softair ha l’obbligo del “porto giustificato” durante il trasporto dello “strumento”, per cui senza un buon motivo non sarà possibile portare all’esterno della propria abitazione alcuna riproduzione per il soft-air (dato il cambio di classificazione da “giocattoli” a “strumenti”).

Tuttavia tali normative non sono ancora entrate in vigore, così come recita la circolare (decreto attuativo) del Ministero dell’Interno del 24 giugno 2011

Questa norma non specifica e demanda tutto ad un futuro regolamento da emanare, se sia onere del singolo proprietario o dell’importatore/venditore procurarsi detta certificazione; ad oggi non viene nemmeno specificato se la norma abbia o meno carattere retroattivo e sia quindi applicabile solo alle repliche acquistate successivamente oppure anche a quelle acquistate precedentemente.

Il softair è vietato in alcuni comuni[15][16].

Note [modifica]

  1. ^ Formazione outdoor e softair: quandi il “gioco della guerra” promuove competenze
  2. ^ Sintesi del diritto delle Armi
  3. ^ Informazione Consapevole: Articolo di replica a “Giochi di Guerra nel bel Paese”
  4. ^ Valbrona, giocano alla guerra con il carro armato nel bosco – Cronaca – La Provincia di Como – Notizie di Como e Provincia
  5. ^ Elicottero precipita a Monteluco : Spoleto7Giorni.it
  6. ^ Legionari nei boschi, cattivo gusto e pessimo esempio | L’Adige
  7. ^ Mimetiche, mitra e bombe per “giocare alla guerra”: 26 denunciati – CronacaQui
  8. ^ Itis Marconi, litigano e ferisce il compagno con una pistola “softair”
  9. ^ es.notizie tiscali
  10. ^ es. articolo de l’Espresso del 9 giugno 2006
  11. ^ Decreto n. 362 del 2001
  12. ^ Legge 110/1975 e Legge 526/1999
  13. ^ sentenza della Cassazione I, 11 ottobre 1991, n. 10213 sulla legge n. 36 del 21 febbraio 1999: «la semplice detenzione di arma giocattolo priva del prescritto tappo rosso non è prevista come reato»)
  14. ^ http://www.bfm.admin.ch/content/dam/data/sicherheit/waffen/merkblaetter/mb-handel-waffenrecht-i.pdf
  15. ^ Stop ai giochi di guerra sul Carso – Cronaca – Il Piccolo
  16. ^ Stop ai Rambo della domenica- LASTAMPA.it

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